Viaggio In Nepal - Mustang -
Viaggio In Nepal - Mustang -
Foto e testo di Edoardo Miola
Il Mustang è un isolato ed autonomo Regno (L’antico Regno di Lo), rimasto proibito e inaccessibile fino al 1991, alle pendici dell’Himalaya, che dal 1789 fa parte del Nepal e a cui è annesso dal 1951.
Confina con il Tibet e la popolazione è prevalentemente di etnia Thakali.
La zona montagnosa del Parbat è attraversata del fiume Gandaki che trae sorgente in Tibet.
Il fiume, chiamato Mustang Khola ha scavato la profonda gola che raggiunge Lete a valle.
Salendo invece verso Jomson (unico punto di approdo con piccoli aerei), si passa per Kagbeni, Chhusang, Dhakmar, Ghami fino alla più settentrionale Lo Manthang ed infine al confine cinese.
Per accedere al territorio è necessario un permesso, rilasciato dalle autorità di Katmandu, che ne consente l’attraversamento a piedi accompagnati da una guida.
Il Mustang risentì molto di ciò che accadde in Tibet negli anni ‘50 dato che i prodotti che produceva venivano principalmente esportati in quel paese.
Con le ripercussioni sulla monarchia di Katmandu a causa delle insurrezioni maoiste, la decadenza si accrebbe, causando ulteriore decadenza e povertà.
Nel mio Libro “Mustang, un destino di frontiera” ho cercato di mettere in risalto il lento e inarrestabile declino di un luogo ed un popolo, che ha visto assottigliarsi sempre più le sue risorse, complice un’azione invasiva capillare e costante da parte della Cina che da anni preme alla frontiera nord, per riuscire a creare una via di accesso carrabile necessaria per i suoi traffici con il territorio nepalese, la citta di Pokkara e poi ed Est fino a Katmandu.
Quando nel 2013 intrapresi il viaggio, decisi di effettuare l’intero percorso di andata e ritorno di circa 250 km a piedi, facendomi aiutare da un mulo per il trasporto della mia attrezzatura fotografica e del mio zaino.
Il percorso si sviluppa lungo sentieri e mulattiere che dai 2800 m. di Jomson, con saliscendi e percorsi a mezzacosta, supera in alcuni punti i 4000m., se si escludono altezze maggiori nel caso si voglia passare direttamente sotto le pendici dell’Annapurna raggiungendo la valle che porta poi a Khatung Kang. Oggi alcuni tratti di alcune mulattiere, sono percorribili con fuoristrada ma il percorso risulta ancora interrotto in alcuni punti.
Quando visitai il Mustang, era ancora in vita il Re Jigme Palbar Bista (morto il 16-12-2016) da cui fui ricevuto nel suo Palazzo a Lo Manthang .
Ebbi così da lui l’autorizzazione a visitare la mattina successiva, all’alba, il tempio quattrocentesco di Thugchen, riservato solo ai sacerdoti ed ai seminaristi.
Il pesante portone in legno massiccio intagliato fu aperto da un sacerdote.
La struttura del Tempio, semplici colonne in legno costituite da tronchi di legno decortecciati, era in totale penombra. Le pareti sono interamente affrescate ma secoli di polvere, fumi e incensi, li hanno anneriti, conferendo loro una uniforme patina scura.
Sugli altari troneggiano sculture in bronzo ed ottone in una sobrietà che ispira la contemplazione e la preghiera.
Il pavimento in terra battuta aggiunge una netta sensazione di assoluta semplicità.
Il sole si era appena alzato al di sopra della linea di orizzonte frastagliata dalle sommità montane, dei prepotenti e vividi raggi di sole filtrarono dalla grata superiore del pesante portone e colpirono la statua del budda di fronte all’ingresso. Il monaco si era appena inginocchiato in preghiera e potei così cogliere un attimo sospeso, incastonato in tanta bellezza.
Dati tecnici
Corpo macchina: Nikon D3x
Obiettivo: Nikkor 24/70 f. 2,8
Lunghezza focale al momento dello scatto: 38mm.
Apertura diaframma: f 8
Tempo di otturazione: 1:125 sec.
Compensazione esposizione: -0.3
Sensibilità: ISO 200
Modo di ripresa: A (priorità di diaframmi)
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