articoli fattore ulisse

THE BEST OF GALAPAGOS maggio/2022

 

DSC 8444

 

THE BEST OF GALAPAGOS maggio/2022

 

Cronaca e "piccoli segreti fotografici"

 

Foto e testo di Davide Pianezze

 

Scegliere una sola situazione tra le tante alle quali abbiamo assistito nel 2022 è una vera sfida. Ogni istante trascorso a “contatto” con la fauna locale è stato assolutamente straordinario, e mai come in questo caso il termine “contatto” può risultare più appropriato. Tutte le specie animali non dimostrano infatti alcun timore reverenziale nei confronti dell'uomo. Dai mammiferi agli uccelli, dai rettili ai pesci, le distanze di sicurezza si azzerano, rendendo spesso inutile anche l'utilizzo di potenti teleobiettivi, se non per catturare le evoluzioni degli animali che animano indisturbati i cieli, le acque e la terra

 

 

 

compsizio 2

 

 

 

Qualcuno dice ormai tutte le specie presenti alle Galapagos si sono abituate alla presenza dell'uomo, ma la verità è che l'uomo non rappresenta più un pericolo per la fauna locale da molte decine d'anni. E così, scene come corteggiamenti, accoppiamenti, cova e sfide avvengono a pochi metri di distanza dai sentieri. Sono numerosissime le scene di quei giorni rimaste impresse nella memoria (e non solo quella delle schede delle macchine fotografiche). Dalle femmine delle fregate che dall’alto si lanciavano in picchiata sui maschi in posa con le loro sacche giugulari rosse come il fuoco e gonfie come palloni, ai cuccioli di otarie che in acqua sembrano prendersi gioco dei goffi e impacciati visitatori bipedi; fino agli scenari selvaggi, quasi apocalittici, di Española, l'isola più remota e selvaggia dell'intero arcipelago dove si possono osservare in uno stesso istante numerose specie endemiche.
Ma il premio speciale Galapagos 2022 spetta a una copia di sule dalle zampe azzurre incontrata a Punta Pitt, a nord di S. Cristobal. Mentre la femmina era accovacciata a terra sul suo nido, veniva raggiunta dal maschio con il becco pieno di cibo. In quell'istante la femmina si spostò rivelando il pulcino nato da poche ore e un uovo ancora in cova. Lasciando il posto al suo compagno, che premurosamente si posava con delicatezza sul piccolo proteggendolo dalle fregate pronte ad approfittare della situazione, si allontanava lentamente, controllando che non ci fossero pericoli in agguato, per poi prendere il volo e andare a sua volta in cerca di cibo.

 

 

compsizio 3

 

 

 

 Il momento dello scatto

Individuata l’unicità della scena, mi concentrai sugli spostamenti dei soggetti e sul contesto. Innanzitutto volevo avere il piccolo in evidenza. Il cielo parzialmente nuvoloso e la luce morbida e soffusa risultarono una benedizione. Col sole diretto il pulcino sarebbe rimasto totalmente in ombra sotto la pancia della mamma e quindi indistinguibile. Anche il colore azzurro delle zampe dei due adulti sarebbe risultato mene evidente con la luce del sole (in alcuni casi e su determinate superfici, i riflessi della luce diretta “ammazzano” i colori). Infine, suggerii ai miei compagni di viaggio di prendere la mia posizione, non solo perché ritenevo fosse la migliore per riprendere la scena, ma anche per avere lo sfondo libero. Impugnato il corpo macchina sul quale avevo installato il teleobiettivo 70/200, impostai il diaframma il modo di ripresa Manuale e sensibilità (ISO) automatica. In questo modo potevo controllare istantaneamente tempi e diaframmi senza preoccuparmi della corretta esposizione, che sarebbe variata continuamente in quanto le nuvole continuavano a coprire e liberare la luce del sole. Decisi quindi per un’apertura di diaframma pari a f9 così da ottenere la massima qualità offerta dalla lente (la massima qualità di qualsiasi lente viene offerta impostando aperture di diaframma prossime a metà scala: se la massima apertura di un obiettivo è f2,8 e la minima è f 22, la migliore qualità d’immagine la si ottiene indicativamente tra f8 e f13). Ma la qualità e la nitidezza dell’immagina non erano le sole ragioni le quali impostai il diaframma a media aperture. Trovandomi di fronte a una scena composta da tre soggetti per me importanti, volevo che nessuno potesse apparire particolarmente sfocato (risultato che avrei ottenuto impostando un diaframma aperto, quindi vicino a f2,8). Come tempo optai per 1/250” che in rapporto alla lunghezza focale di quel momento (105 mm) potrebbe risultare anche troppo veloce, però dovevo tener conto che i miei soggetti avrebbero potuto compiere movimenti rapidi senza alcun preavviso. Per compensare la luce sui soggetti (poco generosa), con quella della terra dello sfondo (decisamente più illuminato), sovraesposi di +0,3 EV.

Infine, nella prima immagine mi concentrai sullo sguardo della mamma verso il piccolo, nella seconda sulla danza amorosa del papà e sul colore delle sue zampe che avvicinandosi sollevava ritmicamente, mentre nella terza cercai di cogliere il momento in cui il piccolo sarebbe risultato più evidente, in quanto totalmente illuminato dalla luce del cielo.

 

 

Dati exif

Data: 17/05/2022

Corpo macchina: Nikon Z6

Obiettivo: Nikon 70/200 f2,8

Lunghezza focale al momento dello scatto: 105 mm.

Apertura diaframma: F9

Tempo otturatore: 1/250

Compensazione esposizione: + 0,3 EV

Sensibilità sensore: ISO 100

Modo di ripresa: M (Manuale)

 

Scopri il nostro programma di viaggio Galapagos aprile 2023

 

 

Vai a: I NOSTRI PROGRAMMI DI VIAGGIO

 

 

aaa newsletter

 

 

 


Fattore Ulisse

Partner di 

 

zzz LogoNikonSchool

 

zzz Logo Foto Video Academy Italia

 

rivistanatura logo retina

 

zzz EXCLUSIVE EXPERIENCE